SOS Impresa Milano, per la tutela della legalità contro racket e usura

Il prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, ha presieduto il convegno I pizzini della legalità, antiracket e antiusura che si è tenuto lo scorso 30 maggio presso la Prefettura di Milano, per ricordare la figura di Pietro Sanua, che venne ucciso nel 1995 a Corsico in un agguato mafioso.

Pietro Sanua era un fruttivendolo ambulante, presidente di ANVA, l’associazione dei venditori ambulanti aderente a Confersercenti, ed uno dei fondatori di SOS Impresa. Si era battuto contro i fenomeni del racket nel mondo dei mercati della provincia di Milano, occupandosi dei principali problemi della categoria (dai sorteggi dei fiori per le fiere alle postazioni davanti ai cimiteri), gestendo regole e graduatorie per il posizionamento dei venditori. Un campo dominato dalla criminalità organizzata, soprattutto per quanto riguardava l'Ortomercato di Milano e i mercati delle città di Corsico e Buccinasco, roccaforti della 'ndrangheta.

Il prefetto di Milano Lamorgese ha ricordato che il racket non è solo un grande business per la malavita che opera in città come Milano ma è il modo migliore per controllare il territorio, così come l’usura non è solo un affare in sè ma il modo più facile per riciclare il danaro sporco. Due fenomeni gravi, che generano insicurezza tra i cittadini e che devono essere combattuti unendo impegno e forze dello Stato e dei cittadini stessi, in un percorso di “sicurezza partecipata” per la tutela della legalità.

Ferruccio Patti, presidente di SOS Impresa Milano Città Metropolitana, nel corso del suo intervento ha sottolineato fra l’altro che “la legalità è uno delle risorse più preziose che consegniamo alle prossime generazioni. Una consegna che non è solo simbolica, ma concreta e solida, perché quando la legalità diventa un patrimonio comune, succede che la società, l’ambiente e l’economia procedono insieme. È importante non creare squilibri in uno dei fattori di reciproco sviluppo, ossia la società, l’ambiente, e l’economia, se vogliamo davvero una crescita migliore ed equa. Anche questo, la legalità come risorsa, è un patto stretto con lo sviluppo sostenibile, poiché l’altro presupposto della sostenibilità è proprio quello di creare un circolo virtuoso dove economia, ambiente e società sanno distribuire equamente le risorse per non creare squilibri, pagati sempre e soprattutto dalle prossime generazioni. Pietro Sanua è morto perché la legalità non fosse solo un'utopia.”

A cura della Redazione

 

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