Efficienza operativa e presidio del rischio: il futuro della gestione del contante

di Nils Fazzini - Responsabile Commerciale e Marketing BDS | Leonardo Borghi - Responsabile Bsafe Cash Management BDS

Da anni il contante viene dato per spacciato, vittima designata dell’onda lunga del digitale. Eppure eccolo lì, vivo e vegeto, che continua a circolare nei negozi, nei distributori, nei mercati.
E se invece di trattarlo come un residuo del passato lo vedessimo per ciò che è davvero? Una componente viva dell’economia quotidiana, che richiede nuove forme di gestione, non rimozione.
Il mondo cambia, ma il contante resta. La vera sfida è decidere se restare indietro o ripensarne l’uso in modo intelligente.

Flussi di pagamento in Italia – 2024
Fonte: Osservatorio Innovative Payments, Politecnico di Milano
• 43% del valore dei consumi totali effettuato con pagamenti digitali
• 41% ancora attribuito all’uso del contante
• 16% tra bonifici, addebiti e assegni

Numero di transazioni: il contante resiste
Fonte: Wired / BCE
• 62% delle transazioni in Italia avviene ancora in contanti
• Media europea: 52%
• Prevalenza d’uso per importi ridotti e pagamenti tra privati

Crescita delle operazioni in contanti
Fonte: UIF – Banca d’Italia, 2° semestre 2024
• 23,6 milioni operazioni in contanti comunicate
• 125,9 miliardi di euro il valore totale
• +1,7% rispetto allo stesso periodo del 2023

La Legge di Bilancio 2024 introduce un cambio di passo radicale: il prelievo di contante direttamente nei negozi. Non si tratta di un esperimento futuristico o di una provocazione normativa, ma di un intervento concreto per rispondere alla desertificazione bancaria in molte aree del Paese. È una rivoluzione che parte dal basso, decentralizzando il contante e dando ai punti vendita un nuovo ruolo: non più semplici terminali commerciali, ma veri e propri nodi del sistema finanziario. Il POS non è più solo un punto d’incasso, ma un possibile erogatore di liquidità. Cambiano le dinamiche, cambia la responsabilità. E non tutti sono pronti.
Più precisamente, l’articolo 85 della legge prevede la possibilità per i cittadini di prelevare contanti direttamente dai terminali POS dei negozi convenzionati, come tabaccai, edicole, farmacie e supermercati. Questa misura mira a facilitare l’accesso al contante, soprattutto nelle aree dove la presenza di sportelli bancari e ATM è limitata.
Per incentivare l’adozione di questo servizio, la normativa introduce una soglia di esenzione dagli obblighi di adeguata verifica della clientela per i prestatori di servizi di pagamento. In particolare, per i prelievi di importo non superiore a 250 euro al giorno effettuati tramite reti di soggetti convenzionati, non sarà necessario adempiere agli obblighi di adeguata verifica previsti dalla normativa antiriciclaggio. Questa modifica è stata apportata all’articolo 17, comma 6, del Decreto Legislativo n. 231/2007.
L’obiettivo di questa iniziativa è duplice: da un lato, offrire ai cittadini un’alternativa comoda per accedere al contante durante le attività quotidiane; dall’altro, ridurre le giacenze di contante nei punti vendita, contribuendo così a migliorare la sicurezza e l’efficienza nella gestione del denaro contante.
L’idea è semplice solo in apparenza: il cliente paga in contanti, un altro preleva contanti, e il negozio diventa snodo circolatorio.
Ma senza una regia, si passa in un attimo dalla sinergia al disordine. Per rimettere in circolo il contante servono strumenti capaci di gestire flussi bidirezionali con precisione chirurgica.
Chi ha cosa, quando, e in che quantità? Quali negozi possono erogare, e in quali orari? Che impatto ha tutto questo sulla sicurezza fisica e sulle responsabilità degli operatori?
E qui entra in gioco un punto spesso ignorato: la formazione. I responsabili di punto vendita e gli addetti alla cassa non possono improvvisarsi gestori di sportello. Serve una preparazione specifica, orientata alla comprensione delle nuove procedure, dei protocolli di sicurezza, e della gestione di eventuali criticità.
Senza questo passaggio culturale prima ancora che tecnico, il rischio è alto: trasformare una buona idea in un’implementazione caotica. Perché sì, il contante è valore. E il valore, se non governato, diventa rischio.
Nel nuovo scenario del contante diffuso, la frammentazione è il nemico. Ogni negozio isolato, ogni dispositivo che parla solo la sua lingua, ogni processo che vive su un foglio Excel, aumenta esponenzialmente il rischio operativo e il carico gestionale.
Ecco perché la centralizzazione non è più un’aspirazione tecnologica: è una condizione di sopravvivenza. Una piattaforma come Bsafe – aperta, multi-brand, interoperabile – consente di governare il sistema in tempo reale: giacenze, flussi, alert, erogazioni, tutto in un unico cruscotto. Non è solo controllo: è capacità di leggere prima i problemi, ridurre gli sprechi, e prendere decisioni rapide.
Chi non centralizza, rincorre. E rincorrere, nel contesto del contante, è sempre la posizione peggiore.

Punti gestiti: 2700
Transato gestito: 7 mld all’anno - 20 mln al giorno
+ 10 Banche collegate
+ 10 produttori integrati
+ 130K servizi CIT gestiti e tracciati
(Bsafe at a glance)

Fino a ieri, tutto era semplice: il cliente pagava, il negozio incassava, il contante prendeva la via del backoffice e lì restava fino all’arrivo del trasporto valori.
Oggi, quella linearità è saltata. Il punto vendita può incassare e contemporaneamente erogare, diventando snodo ibrido tra commercio e servizio.
I modelli Cash In, Cash Out e Self Payment non sono compartimenti stagni, ma elementi di un’unica architettura integrata. Questa convergenza, tuttavia, ha bisogno di tecnologia e governance. Un dispositivo che accetta denaro deve anche poterlo registrare, tracciare, riconciliare. Uno che lo eroga deve sapere quando, quanto, a chi. Senza un sistema che unisce queste funzioni in modo coerente, il rischio è tornare alla gestione “a mano libera”, con tutte le falle che comporta. Solo piattaforme pensate per gestire i tre flussi in modo sinergico possono garantire efficienza, sicurezza e scalabilità.
L’entusiasmo per l’innovazione non può oscurare la realtà: rendere i punti vendita luoghi di prelievo significa affrontare un labirinto normativo, operativo e tecnologico. Non basta autorizzare la funzione: servono linee guida precise su sicurezza fisica, responsabilità giuridica, protezione dei dati, e gestione delle emergenze. Ogni attore – retailer, gestore POS, istituto di vigilanza, banca – deve sapere dove inizia e dove finisce il suo ruolo.
Serve interoperabilità, perché non viviamo in un mondo monopolistico. E serve consapevolezza: i negozi non sono ATM blindati, ma ambienti aperti, con vulnerabilità strutturali e variabilità operativa.
In questo contesto, strumenti come Bsafe non sono optional, ma garanti di sostenibilità. Possono abilitare web service per informare i clienti su disponibilità e orari del servizio, integrare policy anti-rischio e validare in tempo reale ogni movimento.
In assenza di queste condizioni, ciò che nasce come opportunità può diventare un punto debole. E in un sistema cash-driven, ogni punto debole si paga in contante.

Il 25 giugno, durante l’evento promosso da BCC Sinergia (Gruppo ICCREA), OSSIF e securindex, BDS e BTV non saliranno sul palco per raccontare se stessi. L’intervento congiunto nasce da una collaborazione reale, costruita su casi concreti e sulla volontà di rispondere a una sfida complessa con una visione integrata. Non è una sinergia di scopo, ma un modello operativo dove tecnologia, sicurezza e logistica si parlano concretamente.
Bsafe, con la sua architettura aperta e multi-brand, rappresenta il centro nevralgico di questo sistema. Ma è l’integrazione con la logistica dinamica di BTV – capace di adattarsi in tempo reale ai flussi fisici e digitali del contante – che rende tutto questo scalabile, efficiente, sostenibile.
Non è futuro. È la realtà che si propone come una grande opportunità di cambiamento ed evoluzione.

Presenza territoriale: tutta l’Italia
Filiali: 29 + 4 backoffice (in configurazione business continuity)
Mezzi blindati: +600
(Bsafe at a glance)

Il contante non è destinato a scomparire, ma sta attraversando un’evoluzione che impone un cambiamento di prospettiva.
Non è più sufficiente gestirlo secondo modelli tradizionali: serve un approccio integrato, efficiente e sicuro, capace di rispondere alle nuove esigenze operative e normative.
La sinergia tra BDS e BTV nasce proprio da questa consapevolezza: mettere a disposizione del sistema strumenti concreti, già pronti, per accompagnare questa trasformazione in modo sostenibile e responsabile.

Contatti:
Base Digitale Security
www.basedigitalegroup.com

 

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