Tutelare le imprese sane nei periodi di crisi. La collaborazione tra banche e trasporto valori

Antiriciclaggio, l'importanza del ruolo degli operatori del trasporto valori in collaborazione con le banche per la difesa dei mercati dai capitali di origine illecita nella ripresa post-pandemia. Così afferma Emmanuele Di Fenza, responsabile Segnalazione Operazioni Sospette di Intesa Sanpaolo nell'intervista a essecome, dopo l'intervento al ciclo di webinar organizzato da G.R.A.L.E. Spin off con securindex formazione.

Dal suo punto di osservazione di responsabile della segnalazione delle operazioni sospette della più grande banca italiana, quanto incidono pandemia e lockdown sull’arrivo di denaro di provenienza illecita nell’economia reale? Quali sono i settori più esposti?

Reputo che l’immissione del denaro di provenienza illecita nell’economia reale risponda a tre distinte esigenze criminali: il profitto, il lavaggio del denaro sporco e l’interferenza nei mercati e nelle organizzazioni.
Per quanto ovvio, ogni singola attività criminale può essere ricondotta ad una, a due o a tutte le tre finalità. In ogni caso la costante è data dalla totale assenza di trasparenza. In estrema sintesi, la compagine criminale, operando all’oscuro o sotto protezione e fruendo dei suoi capitali di provenienza illecita, può puntare, di volta in volta:
al proprio arricchimento (determinando guadagni non necessariamente immediati);
all’allontanamento dei profitti dall’origine illecita (attività in genere onerosa);
alla turbativa dei mercati o delle organizzazioni (al fine di determinare condizioni più favorevoli per il futuro).
Tutti comprendono che qualsiasi difficoltà (ad esempio fallimenti o crisi di liquidità) o brusca evoluzione che si manifesti nello scenario economico (oscillazione dei mercati o riorganizzazioni aziendali in primis) rappresenta, per le imprevedibilità che genera nei confronti dei precedenti equilibri strutturali, un oggettivo vantaggio per favorire l’immissione occulta di denaro di provenienza illecita.
Come si può ricavare dalle sintesi fornite dalle Autorità vigilanti, anche la pandemia Covid sta puntualmente determinando, in uno scenario di crisi epocale, oggettive e potenziali occasioni di operazioni con regia criminale.
Nelle prime fasi, sono stati osservati puntuali e fisiologici casi di indebiti profitti collegati ad imprese operanti nell’offerta e nella distribuzione di prodotti correlati ai nuovi fabbisogni (mascherine, guanti e altri dispositivi), per poi assistere all’accesso indebito ai finanziamenti di Stato per i settori in crisi.
Ciò premesso, appare altresì evidente che non esiste un solo settore di attività che possa essere reputato al riparo dall’aggressione criminale al maturare degli effetti della crisi...

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