La dinamica della firma

 

Dalla stazione di servizio ai grandi magazzini, pagare senza contanti è ormai prassi comune. Ora tali pagamenti diventano più sicuri: il Fraunhofer Institute for Computer Graphics Research IGD ha progettato una soluzione per il controllo delle firme apposte a mano direttamente sulla carta di credito. Il "confronto on-card" biometrico rende inoltre le transazioni di pagamento più comode, e funziona con qualsiasi carta di credito.
Chi non conosce questo tipo di situazione? Siete alla cassa di un negozio, con una lunga fila dietro di voi, e tutto quel che trovate nel vostro portafoglio è una manciata di vecchi scontrini quando finalmente... ecco la carta di credito! Non c’è dubbio: quando si tratta di pagare qualcosa, le carte di credito semplificano la vita. A meno che il titolare non abbia dimenticato il PIN (numero personale di identificazione) Ovviamente è molto più facile per il consumatore, se una transazione di acquisto può essere sigillata con una firma. Ma è altrettanto facile per una mano esperta falsificare una firma, non è vero? Sbagliato, se vengono misurati i parametri biometrici!
Le parole magiche che i ricercatori del Fraunhofer IGD hanno utilizzato per realizzare una carta di credito in grado di riconoscere un cliente dalla sua firma sono: "dinamiche della firma."
La firma di ognuno è assolutamente unica; durante l'apposizione della firma, ognuno si lascia dietro una straordinaria, e quindi estremamente difficile da contraffare, traccia biometrica. Sulla base della progressione cronologica della posizione della penna, tracciata su una tavoletta grafica o un touchscreen mentre si firma, il sistema Fraunhofer determina se la firma del titolare è autentica. In termini di tecnologia della sicurezza non c'è paragone con la procedura tradizionale, un processo puramente soggettivo in cui la persona dietro al registratore di cassa deve verificare la firma. 
Questo processo aggiunge sicurezza e rende la vita più difficile ai criminali. Anche se il malintenzionato è in possesso di una carta e scopre il codice PIN, la biometria gli pone di fronte un ostacolo del tutto nuovo. «La combinazione di conoscenza, possesso e biometria è ideale, e garantisce un sostanziale beneficio aggiuntivo alla comodità e alla sicurezza del titolare della carta», spiega Alexander Nouak, responsabile del centro di competenza per l'identificazione e la biometria al Fraunhofer IGD.
«Il confronto tra i dati presentati e i dati biometrici memorizzati nella carta viene effettuato direttamente sul microchip nella carta di credito, protetto secondo standard stabiliti. Risulta quindi impossibile rubare i dati biometrici per farne un uso scorretto attraverso un dispositivo esterno». 
Un altro vantaggio della soluzione di Fraunhofer IGD: soddisfa tutti gli standard convenzionali,  e può quindi essere  registrato su una qualsiasi carta di credito.
Questa la scena che si presenta in un esercizio commerciale: il cliente si registra presso la sua banca - al momento dell’emissione della carta, per esempio – firmando un touchpad. Le caratteristiche biometriche di questa firma vengono memorizzate direttamente sul microchip della carta. Al momento dell’acquisto, il titolare fa passare la propria carta in  un normale lettore di carte. Il lettore è collegato a una tavoletta grafica, su cui il cliente firma utilizzando una penna elettronica. Una volta che l'autenticità biometria della firma è confermata, la transazione viene autorizzata. L’immissione di un codice PIN è necessaria soltanto come un ulteriore livello di sicurezza, per transazioni con somme di denaro elevate, per esempio. 
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