Dalla sicurezza all’efficienza operativa: il processo di digital transformation secondo Axis Communications
di Roberto Briscese, Distribution Account Manager di Axis Communications
Negli ultimi anni la trasformazione digitale è diventata una priorità strategica per le imprese italiane, che mostrano un impegno crescente verso l’innovazione. Secondo i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano, nel 2025 oltre la metà delle piccole e medie imprese italiane – il 54% – ha dichiarato di investire in tecnologie digitali in modo significativo. Un quadro che evidenzia un sistema produttivo in evoluzione, che si sta attivando per tradurre il valore strategico del digitale in risultati concreti.
In questo scenario di rinnovamento si inserisce anche il settore della videosorveglianza, oggi protagonista di una trasformazione profonda.
Non più solo deterrenza: l’evoluzione della videosorveglianza digitale
Per molto tempo le telecamere sono state installate con un unico obiettivo: garantire sicurezza, prevenire intrusioni, scoraggiare comportamenti illeciti. Nell’accezione comune, si trattava puramente di strumenti di controllo, spesso percepiti più come un costo che come un investimento.
Oggi, però, le telecamere non si limitano a “guardare”: interpretano, analizzano e generano dati. Diventano, di fatto, sensori intelligenti che partecipano alla digital transformation delle imprese, trasformandosi in alleati per aumentare efficienza, qualità e consapevolezza operativa.
I recenti progressi tecnologici hanno reso possibile questo salto di qualità: l’integrazione di componenti avanzate e di processori studiati ad hoc consente di eseguire algoritmi di analisi direttamente a bordo delle telecamere. Così i dispositivi diventano nodi attivi all’interno della rete, capaci di comprendere e reagire in tempo reale agli eventi, garantendo al contempo elevate prestazioni, sicurezza informatica e riduzione della latenza.
Dai livelli di sicurezza ai livelli di intelligenza
La digitalizzazione della videosorveglianza rappresenta un percorso graduale, che può articolarsi su diversi livelli di sviluppo. Si parte dagli utilizzi più basilari, come la registrazione delle immagini a fini di documentazione, per poi passare al rilevamento automatico di eventi o anomalie, all’attivazione di risposte automatizzate e, infine, alla creazione di metadati utili per l’analisi e la business intelligence.
Questo processo non segue necessariamente un andamento lineare: ogni azienda può trovarsi in un punto diverso del percorso, a seconda delle proprie esigenze e della propria maturità digitale. In molti casi, la digital transformation non è un traguardo futuro ma una condizione già in atto, seppur non sempre pienamente riconosciuta o valorizzata.
Casi d’uso: quando la telecamera diventa un alleato operativo
Gli esempi concreti di questa trasformazione non mancano e attraversano settori molto diversi tra loro. Nel comparto dei trasporti, ad esempio, le telecamere di rete possono integrarsi con i sistemi di controllo accessi per automatizzare la gestione dei flussi in aree sensibili come aeroporti o terminal logistici. Oggi, in molti casi, l’ingresso dei veicoli non è più gestito da personale fisso, ma da sistemi intelligenti che riconoscono automaticamente le targhe autorizzate, attivano le barriere e, in caso di accesso non consentito, inviano messaggi di allerta. Queste soluzioni, nate con finalità di sicurezza, permettono anche di raccogliere dati preziosi su flussi, tipologie di mezzi e orari di utilizzo, contribuendo a migliorare l’organizzazione degli spazi di parcheggio e a ridurre i costi operativi.
Un’evoluzione simile si osserva nel settore della logistica, dove la videosorveglianza, inizialmente adottata per motivi assicurativi o di sicurezza, si è trasformata in uno strumento di ottimizzazione dei processi. In grandi hub di distribuzione, ad esempio, le telecamere monitorano la permanenza dei veicoli nelle baie di carico, attivando segnali visivi se vengono superati i tempi di sicurezza. Nel tempo, le immagini sono diventate anche una fonte di dati operativi, utili per analizzare il grado di riempimento dei camion o la corretta disposizione delle merci, migliorando l’efficienza complessiva.
Anche nel settore manifatturiero, l’integrazione della tecnologia video nei processi produttivi è ormai una realtà. In alcuni stabilimenti industriali le telecamere ad alte prestazioni sono utilizzate per monitorare le linee di assemblaggio e associare le immagini dei componenti ai relativi codici di produzione. In caso di reclami o verifiche di qualità, è possibile risalire alle registrazioni per controllare la corretta esecuzione del processo. Un approccio che migliora la tracciabilità, riduce le contestazioni e consente di dimostrare in modo oggettivo la conformità dei prodotti.
Ma non è tutto: nei servizi pubblici e nelle infrastrutture critiche, come la distribuzione idrica, la digitalizzazione ha introdotto nuove possibilità di monitoraggio e manutenzione. In contesti caratterizzati da impianti remoti o difficilmente accessibili, le telecamere consentono di verificare a distanza il corretto funzionamento delle apparecchiature e di rilevare anomalie. L’evoluzione verso sistemi intelligenti, dotati di analisi onboard, permette oggi di individuare in autonomia fenomeni come fumo, allagamenti o movimenti sospetti, attivando un intervento solo quando necessario.
Le applicazioni possibili, tuttavia, vanno ben oltre questi esempi, poiché possono essere facilmente replicate e adattate a tante tipologie di contesti.
Nuove opportunità di mercato e sfide future
L’evoluzione tecnologica sta ridefinendo il ruolo della videosorveglianza, estendendola a tutti i settori produttivi, dalla logistica alle infrastrutture e alle utility fino al retail. Il mercato si apre così a nuovi interlocutori, oltre agli operatori della sicurezza e ai system integrator, coinvolgendo produttori industriali, sviluppatori e aziende orientate all’efficienza.
In Italia, ovvero il secondo produttore europeo di macchine e impianti, le prospettive di crescita per Axis risultano particolarmente interessanti nel comparto industriale, che spazia dal tessile all’industria pesante, dal chimico all’energetico, e che offre un terreno fertile per l’applicazione di tecnologie intelligenti.
Resta tuttavia una sfida culturale e organizzativa: molte aziende non dispongono ancora di figure dedicate all’innovazione digitale e si confrontano con un contesto europeo eterogeneo, caratterizzato da diversi livelli di maturità. In questo scenario, la chiave del successo risiede in un approccio modulare e flessibile, capace di adattarsi ai contesti locali valorizzando al contempo il potenziale dell’innovazione tecnologica.
Infine, il futuro della tecnologia video si giocherà sull’AI e sulla capacità di elaborare i dati direttamente all’edge, in modo sempre più rapido, sicuro e autonomo. Le telecamere saranno in grado non solo di rilevare un evento, ma di prevederlo, contribuendo a migliorare la produttività e la sicurezza. La convergenza tra sicurezza, efficienza e sostenibilità darà vita a un nuovo paradigma, in cui l’immagine diventa un elemento cruciale per decidere e agire.
Contatti:
Axis Communications
Tel. +39 02 8424 5762
www.axis.com









