Gli abusi nella sicurezza privata, gli operatori chiedono chiarezza al Governo

Nel convegno "Gli abusi nella sicurezza privata" organizzato da AISS il 23 novembre in occasione di Fiera SICUREZZA, i rappresentanti delle Associazioni della vigilanza privata e dei servizi fiduciari Franco Cecconi (AISS), Marco Stratta (ANIVP), Maria Cristina Urbano (ASSIV) e Luigi Gabriele (Confedersicurezza) con Giuseppe Mastromattei (Laboratorio per la Sicurezza) hanno fatto il punto della situazione con l'on. Nicola Molteni (Lega - sottosegretario all'Interno) e l'on. Alberto Pagani (PD - Commissione Difesa) sul problema dei servizi di sicurezza svolti da associazioni di volontariato prive di autorizzazioni.

I diversi interventi hanno evidenziato come l'esercizio delle attività sottoposte a licenza di pubblica sicurezza e vincolate all'applicazione di un CCNL, nonché degli adempimenti fiscali, previdenziali e di sicurezza sul lavoro dev'essere riservato in via esclusiva ai relativi soggetti autorizzati. Sono stati approfonditi altresì ruolo e attività eseguibili dalle associazioni di volontari che, in quanto soggetti senza scopo di lucro, sono impossibilitati a emettere fatture o retribuire i volontari.
Alcune associazioni hanno pertanto espresso l'esigenza inderogabile di rivedere le circolari emesse dal Ministero dell'Interno nel 2017 (a seguito dei fatti di Torino) e nel 2018 che avevano previsto il coinvolgimento delle associazioni di volontari per la sicurezza nelle manifestazioni pubbliche, chiedendo all'on. Molteni ed all'on. Pagani di voler intervenire per una riformulazione organica della disciplina del settore che comprenda anche i servizi a tutela delle persone, l'impiego delle guardie giurate all'estero e la figura degli installatori di sistemi di sicurezza e videosorveglianza, in linea con gli ordinamenti in vigore negli altri paesi della UE.

 

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