Travel Risk Management, confermata la tabella di marcia della Norma ISO 31030

Uscirà entro il 2021 la Norma ISO 31030 per la gestione dei rischi derivanti da trasferta. Roger Warwick, CEO di Pyramid Temi Group e rappresentante UNI presso il CTI 262/WG7 commenta: "Un'importante conquista per la regolamentazione di un settore rivolto alla tutela delle risorse umane che necessita di norme chiare, condivise e riconosciute a livello internazionale. E’ proprio questo l’obiettivo dello standard: definire delle linee guida che consentano alle organizzazioni di strutturarsi per una gestione sicura e responsabile della trasferta, in compliance alle norme di Duty of Care (in Italia il l D.Lgs. 81/2008 e il D.Lgs. 231/2001), che sanciscono la responsabilità del Datore di Lavoro per la tutela del proprio personale nei luoghi lavoro. Trasferte incluse."

Status dei lavori
Lo status attuale dei lavori, (che ricordiamo essere cominciati nel Luglio 2018 a Baku, Azerbaijan, vede definita la versione DIS (Draft International Standard). Nel mese di Marzo si terranno dieci riunioni del Comitato Tecnico Internazionale, per procedere alla revisione dei numerosi commenti alla DIS ricevuti dai Paesi coinvolti, e verrà stilata nel mese di Aprile la versione finale FDIS (Final Draft International Standard). A queste fasi seguirà la pubblicazione dello standard, presumibilmente a Settembre-Ottobre 2021. Una volta pubblicata, la norma rimarrà in vigore per 5 anni.

Chi sono i destinatari della ISO 31030?
La norma è rivolta ad organizzazioni di qualsiasi settore e dimensione, per tutelare la sicurezza e la salute dei propri dipendenti che viaggiano per lavoro.
Questo standard di linee guida si applica anche ad altri soggetti diversi dalle aziende, ad esempio le università, che inviano persone all’estero per motivi di studio e ricerca, e le ONG, i cui volontari partono in missioni umanitarie in aree geografiche considerate a rischio.
I destinatari del nuovo standard sono tutti coloro che, inviando personale in viaggio, devono prevedere, valutare e mitigare i rischi, specialmente se i dipendenti viaggiano verso luoghi considerati a rischio.
Ricordiamo che anche i legislatori avranno l’opportunità di usufruire dello standard, riconosciuto a livello internazionale, per il giudizio di casi di accusa di negligenza del Datore di Lavoro nei confronti dei propri dipendenti inviati all’estero, sui quali la giurisprudenza internazionale, come quella italiana, è ancora carente.

I benefici per le aziende
Mai come in questo ultimo anno le aziende hanno acquisito la consapevolezza della necessità di provvedere alla tutela della salute e sicurezza del proprio personale. Grazie all’applicazione dei principi ISO 31030, questa consapevolezza potrà trasformarsi in una serie di azioni concrete, con importanti vantaggi per le organizzazioni:
• compliance al Duty of Care. L’azienda può dimostrare in sede di giudizio, in caso di accuse di negligenza, di aver agito in conformità a una norma riconosciuta a livello internazionale;
• ottimizzazione di tempi, produttività e costi di gestione: stabilire a monte ruoli, responsabilità, processi e procedure, porta ad avere una migliore organizzazione interna, che si traduce in un utilizzo più efficiente delle risorse sia umane che economiche;
• credibilità e reputazione positiva delle organizzazioni, che si dimostrano attente alla tutela e al benessere dei propri dipendenti
• continui processi di monitoraggio e revisione, prontezza di risposta alle emergenze e alle conseguenti comunicazioni con autorità, famiglie dei dipendenti, e stampa;
• l’azienda si costituisce come modello di welfare per i dipendenti: ricevere formazione e lavorare con la percezione di essere al sicuro favorisce la produzione e la crescita dell’azienda.

ISO 31030 e Covid-19
In relazione alla pandemia, Roger Warwick sottolinea: "Di regola, le Norme ISO presentano linee guida e requisiti che siano applicabili in vari contesti, non vengono redatte su misura per un evento specifico. Ma con il Covid-19 ci siamo trovati di fronte a una situazione completamente imprevista e imprevedibile, con importanti effetti collaterali sia per le persone fisiche che per le organizzazioni. Chiaramente, il cambiamento che stiamo vivendo ha avuto numerosi effetti anche nel settore del Travel Risk Management. Il rischio di contagio, la salute e sicurezza delle persone, le conseguenze socioeconomiche che colpiscono i Paesi del mondo, sono fattori che non possono essere trascurati, sia nelle fasi di preparazione del viaggio che a livello operativo. Per questi motivi abbiamo ritenuto doveroso dedicare maggiore spazio al tema delle epidemie e pandemie all’interno dello standard."

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