CLUSIT: cyber crimine in crescita del 30% nei primi sei mesi del 2015

Milano, 1° ottobre 2015 - Da “rischio teorico” a “certezza nel medio-breve termine”: vulnerabilità ormai endemiche a livello globale espongono oggi in maniera crescente cittadini, aziende, istituzioni e governi agli attacchi, più velocemente della capacità complessiva di attivare una protezione.

Questa la premessa alla presentazione dell’ottava edizione del Rapporto CLUSIT sulla sicurezza informatica in Italia, avvenuta questa mattina nel corso della tappa di Verona del Security Summit, il più importante convegno italiano dedicato alla sicurezza delle informazioni delle reti e dei sistemi informatici.

Il Rapporto – che fornisce il quadro più aggiornato ed esaustivo della situazione globale della sicurezza informatica, grazie alla collaborazione di oltre cento professionisti impegnati in aziende private e pubbliche e docenti universitari che mettono a fattor comune le proprie competenze – contiene in questa edizione per la prima volta contributi inediti della Polizia Postale e delle Comunicazioni e del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza. I dati rilevati evidenziano l’inarrestabile incremento del cyber crimine nei primi sei mesi del 2015. Come già nel 2014, si tratta della prima causa di attacchi gravi a livello globale: al cyber crimine, vanno ricondotti, infatti, il 66% degli incidenti informatici dichiarati nella prima metà di quest’anno (+ 6% dal dicembre 2014; questo valore era pari al 36% nel 2011).

 

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