Da Fiera SICUREZZA 2021 i segnali di una nuova importanza del settore

Alla fine della fiera, quali indicazioni si possono riassumere sullo stato di salute del settore, l’umore degli operatori, le aspettative per il nuovo anno emerse durante questa straordinaria edizione di SICUREZZA?
Prima di tutto, va doverosamente sottolineata l’affluenza di pubblico, quasi inaspettata soprattutto nel piovoso lunedì di apertura. Pur enfatizzato dalla superficie per forza di cose ridotta rispetto alle ultime edizioni, il colpo d’occhio di corridoi e stand affollati ha sorpreso anche i più scettici della vigilia sull’opportunità di confermarla e di esserci, sia come espositori che come visitatori. La spiegazione più ovvia è nel bisogno di ritrovarsi fisicamente dopo quasi due anni di clausura digitale, anche per condividere l’euforia dell’andamento del mercato nell’anno che si sta concludendo.
Abbiamo già commentato più volte gli effetti positivi della “nuova normalità” sull’intera filiera della sicurezza privata (leggi) ma è stato stimolante raccogliere dal vivo le considerazioni dei diversi protagonisti che, messe insieme, confermano la congiuntura favorevole di due tendenze che si erano manifestate fin dai primi mesi del 2020: sul piano dell’offerta, una convinta accelerazione del processo di integrazione tra tecnologie e servizi, tra sicurezza fisica e sicurezza informatica, tra security, safety ed health; su quello della domanda, una sempre maggiore richiesta di soluzioni organiche beyond security, che vadano cioè oltre la sicurezza in senso stretto, pur utilizzando tecnologie e competenze sviluppate per proteggere “le cose”.
Tutto ciò non si traduce solo in maggiori fatturati e utili ma, anche, nell’aumento della visibilità e dell’attenzione da parte dell’opinione pubblica, degli organi di informazione e perfino della politica.
Non è un caso che mai come a SICUREZZA 2021 si siano visti rappresentanti del Governo e parlamentari incontrare più volte in pubblico gli esponenti delle diverse associazioni del settore; e che giornalisti di testate nazionali l’abbiano visitata con attenzione, non per vedere l’ultimo ritrovato contro i furti in casa ma per raccogliere informazioni su situazioni che potrebbero rilevare per la sicurezza nazionale, a conferma di quanto sia diventato importante il ruolo di questa filiera su più fronti.
Questo ha reso ancor più significativa la coincidenza con le richieste di riconoscimento del valore della professionalità che i portavoce di tutte le componenti del comparto hanno ribadito in ogni occasione possibile. Dai servizi di sicurezza al mondo delle casseforti, dai progettisti agli installatori è stata sottolineata in ogni modo l’urgenza di regole certe che garantiscano la qualità dei prodotti e delle prestazioni, impedendo abusi a tutela prima di tutti degli utilizzatori: cittadini, imprese e lo Stato stesso.
Così dunque SICUREZZA 2021 è diventata un momento straordinario di unità e di confronto dove, forse per la prima volta, tutta la sicurezza privata è riuscita a lanciare un segnale univoco al mercato ed alle istituzioni.
Adesso si devono tradurre le parole in fatti, approfittando anche della fine della legislatura nel 2023, come è stato opportunamente ricordato proprio dai parlamentari intervenuti in Fiera.
Rimbocchiamoci le maniche, è un’occasione storica che potrebbe non presentarsi più.

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