SICUREZZA 2023, i driver del cambiamento prossimo venturo

editoriale di essecome online 6/2023

Come sempre, la fiera SICUREZZA a Milano è un’ottima occasione per rileggere quanto è successo nel biennio trascorso e individuare le tendenze per regolare i programmi per il prossimo futuro.
Dal nostro punto di osservazione sono tre i fatti o, meglio, i driver maturati dall’ultima edizione della fiera che modificheranno il mercato nostrano della sicurezza fisica:
sul versante delle tecnologie, la “scoperta” dell’Intelligenza Artificiale;
su quello dei servizi la normalizzazione degli operatori ausiliari alla sicurezza;
su quello del mercato, infine, l’accorciamento del canale distributivo, un processo forse meno visibile ma ancor più determinante degli altri due.

1. Della I.A. in realtà non abbiamo qui molto da dire. È diventata negli ultimi tempi la protagonista assoluta di qualsiasi narrazione riguardante la sicurezza, come se prima non esistesse. Interrogativi ad effetto e inchieste inquietanti su applicazioni critiche come il riconoscimento facciale o impieghi militari hanno fatto dimenticare che la I.A. è utilizzata proficuamente da anni in campo medico, nella ricerca scientifica, nella produzione industriale per integrare il lavoro umano e non per sostituirlo, fatte salve le situazioni in cui sono proprio gli umani a mancare.
È perfino ovvio prevedere che la I.A. sarà l’immancabile motore dell’industria della sicurezza del prossimo futuro.

2. I servizi ausiliari alla sicurezza (già fiduciari, non armati, portieri, ecc) hanno ricevuto una doppia, poderosa spinta per uscire dalla palude maleodorante dell’anonimato e dello sfruttamento in cui sono stati tenuti per decenni. La nascita delle Norme UNI che modellano il ruolo e definiscono le competenze di oltre 100.000 operatori e l’organizzazione di oltre 1000 aziende ha coinciso con gli interventi della magistratura che ha dovuto imporre significativi aumenti salariali per far rientrare quei lavoratori almeno nella soglia di sopravvivenza prevista dalla Costituzione.
È anche qui ovvio pensare che queste figure diventeranno i protagonisti del mercato della sicurezza, formati per dare servizi a valore aggiunto specialistici integrandosi con le guardie giurate armate dedicate ai servizi di sicurezza sussidiaria: è da sempre il modello internazionale della security professionale, in ritardo in Italia di oltre 90 anni a causa del TULPS del 1931.

3. L’aumento delle competenze necessarie per progettare e realizzare i sistemi integrati di smart home, smart building e smart city utilizzando al meglio l’apporto della I.A. sta cambiando la fisionomia dell’installatore che, per sopravvivere, deve crescere sia in capacità professionali che in dimensioni ed accelerare il processo di integrazione con le società di sicurezza, ancora agli inizi.
Questa evoluzione determinerà l’accorciamento del canale distributivo, con i system integrator di nuova generazione in grado di relazionarsi direttamente con i vendor modificando il ruolo dei distributori specializzati che dovranno avvicinarsi sempre più al mercato IT ed elettrico, come nel resto del mondo.

Possiamo dunque concludere che l’immagine con la quale l’industria della sicurezza si presenta all’edizione 2023 della “sua” fiera sia un po’ meno provinciale e chiusa su se stessa di quella di due anni fa. Un fatto positivo per gli operatori del settore e per lo Stato, che avrà sempre più bisogno di partner privati efficienti ed evoluti per garantire la sicurezza dei cittadini.

(In caso di riproduzione anche parziale, citare la fonte)

Clicca qui sotto per scaricare l'editoriale:

Download pdf
#editoriale #SICUREZZA 2023 #cambiamento #canale distributivo #driver #intelligenza artificiale #servizi ausiliari alla sicurezza #servizi fiduciari

errore