Dove sta andando il VMS secondo Genetec

Il passaggio della tecnologia VMS verso il cloud ibrido o il cloud puro sarà graduale ma è già iniziato e coinvolgerà produttori, distributori, system integrator, consulenti e utenti finali. Ne ha parlato Francis Lachance, Director, video, audio and appliances product group, Genetec Inc. rispondendo ad una serie di domande in diretta della stampa e professionisti della security.

Quanto velocemente avverrà il passaggio al modello ibrido e quando l’ampiezza di banda potrà supportare un ampio numero di telecamere a livello enterprise?
Non è solo un problema di tecnologia. Sarebbe difficile dare un orizzonte temporale. Probabilmente ci vorrà più tempo di quanto crediamo. In ambito video security il problema si presenta perché i dati sono molto pesanti. Perciò inviare video da strutture on-premise al cloud non è semplicissimo. Ecco perché prevediamo un sistema ibrido in cui il registratore video rimarrà on premise e il sistema di gestione sarà sul cloud. Ma non sarà necessario aggiornare il software del registratore on-premise perché il produttore si occuperà di farlo dal cloud.

Con l’avvento del Cloud, come cambierà la struttura del canale tradizionale?
Vi sono diverse opportunità. La nostra industria è ancora molto focalizzata sull’hardware, perciò, il cambiamento principale per me sarà per gli integratori, che non dovranno più trascorrere tempo a installare, configurare e mantenere i sistemi. Il valore che possiamo portare ad un end-user è quello di configurare e personalizzare il software secondo il suo carico di lavoro. Ad esempio, sono necessari allarmi o alert antintrusione? Occorre individuare il traffico all’interno dei tuoi ambienti? Troppe Control Room super moderne e organizzate hanno ancora video-wall che mostrano semplicemente immagini video, senza mappatura delle telecamere, né sistemi di allarme o senza dashboard. Ecco dove secondo me ci saranno i maggiori vantaggi per gli integratori.

Nel mercato EMEA c’è poca consapevolezza sul tema della security sul cloud. Cosa suggerirebbe per eliminare le reticenze?
In tutta Europa si è ancora esitanti nell’adozione del cloud per archiviare i dati, specialmente se il public cloud provider non è una organizzazione europea. E così si è giunti al concetto di “trusted cloud” informando chiaramente rispetto a dov’è collocato l’host dei dati e dove questi vengono archiviati. Inoltre, i grossi provider di cloud si stanno attrezzando, come Microsoft con il programma “Azure”, per aumentare la fiducia nel servizio.

Come garantire una cooperazione fra team aziendali nel rispetto della privacy?
Se iniziamo a fare crittografia, offuscare immagini, utilizzare password e certificati privacy, occorre poi informare le persone coinvolte. L’industria troverà un equilibrio fra la crittografia e la condivisione. Il concetto di “secured” e “encrypted by default” dovrà entrare a far parte del nostro linguaggio. Per cui il sistema sarà più facile da usare, ma nel caso ci si dimentichi di criptare alcuni dati, questi saranno tutelati “by default”.

Come acquisire una mentalità aperta al cambiamento?
Potrebbero esserci resistenze al cambiamento, e dipende anche dal nostro referente. Generalmente il Dipartimento IT è molto più aperto al cambiamento e va sempre coinvolto nel processo decisionale. Ma sempre di più gli utenti finali vengono da noi o dai nostri SI a chiedere quali soluzioni cloud offriamo, senza doverli spingere affatto. Alcuni clienti avranno maggiore sensibilità, specialmente chi lavora su sedi sparse in luoghi remoti, dove è difficile avere personale per l’installazione e la manutenzione dei sistemi di videosorveglianza. È da queste strutture che sta partendo l’uso del cloud e dove la migrazione si fa più semplice.

Come gestire la sicurezza con così tanti dati a disposizione?
Non abbiamo ancora scoperto tutto ciò che è possibile fare con i sistemi video. Siamo solo all’inizio! Al momento molti usano il video come protezione o come necessità, senza alcun operatore che controlli i flussi di immagini live. Se succede qualcosa poi si torna alle immagini per cercare il video di interesse. Allo stesso tempo ci sono utenti che invece consumano dati in tempo reale, con Control Room a tutela delle strutture. I benefici per questo tipo di utente sono più ovvi perché giornalmente hanno vantaggi dal sistema, in termini di rapido ottenimento di informazioni per prendere decisioni più velocemente attraverso le SOP e l’analisi video. I primi utenti, quelli “set and forget” (ndt. installa e dimenticatene) scopriranno che ci sono vantaggi nell’utilizzo del video come strumento proattivo invece che passivo.

Quali sono i benefici dell’edge-processing video rispetto al processing su cloud?
Entrambi hanno valore. Siamo abituati a pensare che l’analitica si sposterà sulla telecamera e credo che questo trend per i prossimi 10 anni continuerà perché l’analitica si farà sempre più complessa e le telecamere si trasformeranno sempre più in mini-computer capaci di offrire maggiori funzionalità che vanno oltre lo stream video. Già oggi molte telecamere, oltre al flusso video, offrono anche una descrizione della scena. Dov’è, allora, che il Cloud sarà più incisivo? Se occorre fare analitica di ogni frame in tempo reale, farlo su edge sarà più scalabile grazie alla potenza distribuita di ciascun dispositivo. Ma quando cominciamo a pensare ad operazioni on-demand (e questa richiesta è imprevedibile in termini quantitativi) allora l’analitica cloud-based sarà vincente, per esempio per la protezione privacy on demand.

 

Genetec
Genetec Inc. è un’azienda che si occupa di tecnologie innovative, con un’ampia gamma di soluzioni che comprendono security, intelligence e operations. Il prodotto di punta dell’azienda è Security Center, una piattaforma dall’architettura aperta che riunisce videosorveglianza IP-based, controllo accessi, sistemi di riconoscimento targhe ANPR, comunicazioni e analitica. Genetec sviluppa inoltre soluzioni e servizi cloud-based, progettati per migliorare la sicurezza e raggiungere nuovi livelli di intelligence operativa in governi, aziende, trasporti e comunità. Fondata nel 1997 e con sede a Montreal, Canada, Genetec offre assistenza ai propri clienti in tutto il mondo, attraverso un’estesa rete di rivenditori, integratori, channel partner certificati e consulenti in oltre 80 Paesi.

Per maggiori informazioni su Genetec, visitate: www.genetec.com

 

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