Videosorveglianza in cloud, un obbligo per le P.A.?

Cosa succede se un Comune stabilisce nel proprio Piano triennale per l'informatica di non utilizzare più server fisici per gestire e archiviare i dati, comprese le immagini rilevate dai sistemi di videosorveglianza? L'ing. Angelo Carpani, progettista di impianti di videosorveglianza, esamina nell'articolo di essecome i passaggi di una vera e propria rivoluzione nell'ambito della P.A.

"Mi sono imbattuto di recente per la prima volta in un Comune il quale, nel proprio “Piano triennale per l’informatica” (dopo vedremo di cosa si tratta), ha stabilito di non-ricorrere più all’adozione di server “fisici” per la gestione e l’archiviazione dei dati ritenendo di ottenere notevoli risparmi in termini di hardware, energia consumata, manutenzione, ecc. senza la necessità di avere locali idonei ed annullando qualsiasi generazione di rumore e di calore. Si tratta di un passaggio importante e che può contrassegnare l’inizio di una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni che sceglieranno i servizi Cloud, sia per infrastrutture che per quanto riguarda le soluzioni software e le piattaforme.
Senza la pretesa di trattare in modo esaustivo l’argomento, vediamo di cosa si tratta, sia da un punto di vista legislativo che tecnico, anche perché sul sito web dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) si trovano molte informazioni al riguardo..."

Leggi l'articolo pubblicato in essecome online 8/2019

 

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