Progettazione BIM e l'innovazione delle professioni tecniche

Il Collegio dei Geometri di Treviso ha organizzato il 21 gennaio 2017 un seminario su BIM (Building Information Modelling) presso l'Istituto Tecnico "J.Sansovino" di Oderzo (TV), per introdurre professionisti e studenti alla nuova modalità operativa che interessa le professioni tecniche coinvolte nella realizzazione e nella gestione degli edifici.

Sviluppato negli USA e in Gran Bretagna a partire dagli anni 2000 per rispondere inizialmente a standard imposti dall'industria militare, BIM è un metodo per raccogliere e condividere su piattaforme software dati e informazioni relative ad ogni componente dell'edificio, per ottimizzare la progettazione e la costruzione della struttura, l'installazione degli impianti e la successiva gestione (facility management).

Per questo, BIM è anche un elemento fondamentale per la realizzazione del concept dell'Edificio Intelligente (Smart Building), dotato di funzionalità rivolte a migliorare il comfort e la sicurezza degli utilizzatori, contenere l'impatto ambientale di ogni fase del ciclo di vita dell'edificio e tutelare, di conseguenza, il ritorno monetario dell'investimento.

BIM trova riscontro in Italia nella norma UNI 13377, che diventerà riferimento cogente nell'attuazione del Codice per gli Appalti (D.Lgs 50/2016) il quale prevede, all'art. 23 comma 1/h: "la razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l'edilizia e le strutture".

Ma di fronte a un'innovazione tecnologica imposta per legge per gli appalti pubblici superiori a 1 milione di euro, quali sono i riscontri da parte dei professionisti che operano principalmente nel settore privato o sviluppano comunque progetti inferiori al milione? E quali sono le opportunità per i giovani diplomati e laureati con competenze in BIM?

Su questi temi sono state focalizzati gli interventi del prof. Elvio Casagrande (presidente di IUAV Alumni), degli esperti Diego Minato e Giacomo Del Bianco, e di Fabiano Marchi del Collegio dei Geometri di Treviso e organizzatore dell'evento.

Sul primo interrogativo, allo stato attuale stanno già utilizzando piattaforme BIM principalmente gli studi specializzati in grandi opere o modellatori autonomi che lavorano per questi studi; gli altri stanno cercando di focalizzare l'utilità dello strumento per i progetti di piccole/medie dimensioni, per valutare la convenienza di investire tempo e denaro nell'acquisto delle licenze software e nella formazione delle competenze indispensabili. "Allo stato attuale, i costi delle licenze sono ancora elevati per i piccoli studi - ha osservato il geom. Marchi - ma si può ragionevolmente immaginare che quando questi costi scenderanno, BIM diventerà uno strumento di lavoro irrinunciabile per chi si occupa di tutte le fasi di realizzazione degli edifici".

Sul secondo, le offerte di lavoro per modellatori specializzati in BIM sono in questo momento nettamente superiori alla domanda, per cui ai candidati in possesso delle competenze richieste, fra le quali in primis la conoscenza della lingua inglese, vengono proposte dagli studi di progettazione condizioni economiche motivanti e contratti di lavoro a tempo indeterminato. Il prof. Casagrande ha sottolineato che "l'università sta cercando di incrementare i percorsi formativi dedicati a BIM anche in lingua inglese. E' auspicabile che vengano coinvolti anche gli istituti tecnici per la formazione di diplomati, per rispondere a una tendenza destinata ad aumentare progressivamente nel prossimo futuro, in Italia e all'estero."

"BIM potrà essere un'opportunità importante per le nuove generazioni di diplomati e laureati" , ha concluso il prof. Casagrande.

(A cura della Redazione. In caso di riproduzione, citare la fonte)

 

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