Barometro Mondiale dei Furti nel Retail: sale il tasso di infedeltà dei dipendenti

Il report, promosso da un fondo indipendente di Checkpoint Systems (NYSE: CKP) rivela che il costo delle differenze inventariali, causate dai furti ad opera dei clienti e dei dipendenti, dalle frodi dei fornitori e dagli errori amministrativi, è stato di 92,98 miliardi di euro a livello globale, con una percentuale pari all'1,23% delle vendite Retail nei 24 Paesi esaminati.

L’Italia si classifica 8° su 24 Paesi a livello mondiale, per le differenze inventariali più basse, che si attestano all’1,01% del fatturato, per un valore totale di 2,95 miliardi di euro di perdite per gli esercenti ed un costo pari a 208,58 € per famiglia e 90,68 € a persona. In Italia, i taccheggiatori e i dipendenti disonesti hanno preso principalmente di mira articoli di piccole dimensioni e facili da nascondere, ma anche prodotti di alto valore e con un'alta rivendibilità.

Le categorie merceologiche maggiormente colpite sono l’Alimentare, con vini e liquori in testa alla classifica, seguiti da formaggio e carne fresca, il Fashion, con accessori moda, calzature ed abbigliamento sportivo, l’Health & Beauty, dove, ai primi posti troviamo lamette, cosmetici e profumi e, l’Hi-Tech, dove i prodotti più a rischio sono accessori per cellulari, iPhone, smartphone, iPad e tablet. Infine nel Brico gli attrezzi elettrici, le batterie ed i cavi sono in cima alla classifica dei prodotti più rubati.

 

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