Guardie giurate, “particolari” ancora per poco

Federsicurezza, la federazione di imprese operanti nei servizi di sicurezza aderente a Confcommercio, ha comunicato che, a seguito del chiarimento ricevuto dal Ministero dell’Interno lo scorso 9 gennaio, “la corretta denominazione degli operatori della Vigilanza Privata, coerentemente alla definizione riportata nel Testo Unico delle Leggi di P.S. non può che essere Guardia Particolare Giurata, a meno che e fintanto che non intervenga una modifica al testo di legge”.

Questo importante chiarimento, pervenuto a seguito di un quesito al Ministero posto da Federsicurezza l’8 giugno 2012, da una parte mette fine ai numerosi e non sempre involontari equivoci nella denominazione degli operatori verificati negli ultimi tempi; dall’altra, prefigura che la definizione “particolare” verrà superata, nella sostanza, “dalle significative ricadute nel settore della sicurezza privata, determinate dalla portata innovatrice del decreto”.

A tale proposito, il vice prefetto Mureddu, attuale dirigente dell’ufficio del Viminale preposto alla Polizia Amministrativa, ha precisato nella risposta a Federsicurezza che “il DM 269/2010 ha ampiamente riconosciuto l’estrema delicatezza dei servizi svolti dagli operatori della vigilanza che, come ha osservato il Consiglio di Stato, erano originariamente riservati alla forza pubblica”.

La definizione “particolare”, ha ricordato Mureddu, deriva dal fatto che le attività di vigilanza, in passato, erano collegate esclusivamente alla tutela della proprietà privata, sottovalutando l’importanza dell’aspetto pubblicistico.

A cura della Redazione

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