Ammanco di 7,2 milioni, sequestrato il caveau della Ronda di Potenza

A seguito di un'ispezione della Banca d'Italia, che ha fatto emergere un ammanco di 7,2 milioni di euro, la Polizia ha sequestrato il caveau dell’istituto di vigilanza La Ronda di Pier Giulio Petrone, noto operatore del settore. L'ispezione aveva inoltre riscontrato reiterate irregolarità operative all'interno della sala conta del più importante istituto di vigilanza della Basilicata e aveva vietato la reimmissione in circolazione del denaro contante di proprietà dei clienti custodito nel caveau (indicati 29 milioni di euro). Di conseguenza, sono state sospese le attività di gestione valori effettuate dall'azienda.

Questo il testo pubblicato l'11 dicembre sul sito internet della Banca d'Italia nella sezione "Banconote e Monete - Provvedimenti di divieto":

Tenuto conto delle reiterate violazioni degli obblighi previsti dalla normativa in materia di attività di gestione del contante e della generale situazione di grave disordine organizzativo riscontrato presso l’Istituto di vigilanza notturna LA RONDA di Petrone Pier Giulio e considerato il conseguente elevato rischio di reimmissione in circolazione di banconote prive dei necessari requisiti di autenticità e idoneità, con Provvedimento adottato in via d’urgenza ex art. 23 dello Statuto della Banca d’Italia il 10 dicembre 2014, è stato fatto divieto, in via cautelare e con efficacia immediata, all’Istituto di vigilanza notturna LA RONDA di Petrone Pier Giulio di reimmettere in circolazione banconote ai sensi dell’art. 8, comma 11, del decreto legge 25 settembre 2001 n. 350, come convertito nella legge 23 novembre 2001, n. 409, sostituito dall’articolo 97 del decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1, convertito nella legge 24 marzo 2012 n. 27, e della Parte I, Cap. V, del Provvedimento della Banca d’Italia del 14 febbraio 2012

A cura della Redazione

 

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