DL 25/2017, verso un patto tra committenti e fornitori di servizi di sicurezza

Il DL 25/2017 ha introdotto importanti elementi innovativi nel contratto di appalto, in particolare a seguito della possibilità per i dipendenti dell'appaltatore e dei sub-appaltatori di citare direttamente in giudizio il committente per recuperare eventuali crediti retributivi e contributivi vantati nel confronti del proprio datore di lavoro.

Un nuovo quadro normativo suscettibile di incidere profondamente nel mercato dei servizi di sicurezza armati e non armati ad alta intensità di manodopera, viziato da anni da una guerra al ribasso dei prezzi condotta a danno dei lavoratori.

Contratti di lavoro inesistenti o non applicati, ritenute d'acconto e contributi sociali non versati hanno consentito a operatori privi di scrupoli di praticare tariffe al massimo ribasso e di estromettere le imprese virtuose dagli appalti grazie alla cecità delle stazioni appaltanti pubbliche e private.

Da un lato, Il DL 25/2017 mette i committenti di fronte alle proprie responsabilità, con il rischio di dover pagare due volte i servizi acquistati; dall'altro, i fornitori sono chiamati a dimostrare la correttezza della gestione dei propri dipendenti e la solidità patrimoniale, per tutelare i clienti stessi.

Nella tavola rotonda che si è tenuta il 28 settembre 2017 nell'ambito del seminario di essecome al Westin Palace dedicato al DL 25/2017 - con la partecipazione di Giuseppe Mastromattei, presidente dell'Associazione Laboratorio per la Sicurezza, Marco Stratta, segretario generale di A.N.I.V.P, Luigi Alfieri, CEO di CSA Security, Andrea Fabbri, consigliere delegato dei Cittadini dell'Ordine e gli avvocati Laura Lenchi e Ezio Moro - è stata ricercata una modalità per gestire le relazioni tra utenti e fornitori dei servizi di sicurezza alla luce della nuova situazione, prefigurando la possibilità di sviluppare un rating da assegnare ai fornitori di servizi di sicurezza a cura di enti di certificazione di terza parte.

Un rating sviluppato sulla base di criteri condivisi tra le associazioni più rappresentative dell'utenza e dei fornitori, che dovrebbe tener conto non solo dei parametri organizzativi ma anche di quelli finanziari ed economici delle imprese, per consentire agli utilizzatori di approvvigionarsi dei servizi di sicurezza eseguiti da fornitori affidabili, a prezzi adeguati.

Guarda le interviste a Laura Lenchi, Giuseppe Mastromattei ed Ezio Moro.

 

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