Torino, colpo 'vintage' nel caveau della banca del futuro

Secondo le prime ricostruzioni, il clamoroso colpo sarebbe avvenuto secondo le più tradizionali modalità di attacco alle banche, di cui si era ormai persa la memoria nell’era delle tecnologie digitali e degli attacchi cyber. 

I malviventi sarebbero entrati in azione nel pomeriggio di sabato 23 aprile, dopo la chiusura della filiale alle 12. Dopo aver forzato il cancelletto di accesso ai vani tecnici del palazzo che ospita la banca passando dalla via retrostante, avrebbero raggiunto la parete che delimita i locali della filiale e sfondato a picconate il muro di mattoni. Entrati nel locale antistante il caveau, i banditi hanno oscurato le telecamere con uno spray e pare che abbiano aperto il portellone corazzato violando il codice di apertura. Penetrati all’interno della camera di sicurezza, hanno fatto saltare le chiusure di circa 700 cassette, asportando i valori depositati dai clienti per diverse decine di milioni. Secondo le notizie di stampa, l’impianto di allarme sarebbe entrato in funzione solamente una volta alla 16,30 di sabato pomeriggio ma pare che le guardie giurate fossero tenute a controllare solamente l’esterno della filiale, non potendo quindi riscontrare alcuna anomalia.

L’agenzia di Banca Intesa di corso Peschiera a Torino era appena stata ristrutturata, secondo un modello innovativo di filiale di nuova generazione, che ospiterà concerti, incontri e opere d’arte. Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori aveva annunciato all’inaugurazione, avvenuta il 13 aprile: “Da giugno partirà la completa dematerializzazione delle attività, che ultimeremo entro l'anno. Sempre entro la fine dell'anno saranno 100 le filiali riorganizzate, 50 già avviate, mentre a regime saranno mille".

A cura della Redazione

 

#Banca Intesa #Banca dei Territori #Stefano Barrese #sicurezza bancaria #furto in banca

errore